False notizie, o fake news per dirla all’inglese, informazioni completamente inventate o comunque manipolate o distorte, e poi “sparate” sui social network, dove, solo per quanto riguarda l’Italia, s’informano il 35% dei cittadini (fonte dati del Censis).
Che fare?
Cominciamo col dire che ad oggi, non ci sono studi scientifici in grado di confermare che le famigerate fake news siano favorite dagli algoritmi dei social, ma prendiamo anche atto del fatto che sono sempre più numerose e significative le iniziative, volte a informare e formare i cittadini, ed in particolare i giovani (che spesso sono anche i primi ad essere vittime delle fake news) promosse da istituzioni governative, università e centri di ricerca, organizzazioni non profit e gli stessi media. Con specifico riferimento ai media, corre l’obbligo di ricordare che anche in Italia è “approdato” il Trust Project, iniziativa che vede il coinvolgimento di 75 testate giornalistiche internazionali, le quali seguiranno otto “indicatori di fiducia” per consentire agli utenti di valutare la loro affidabilità. Premesso questo, noi tutti – giovani e adulti, autori e/o fruitori di notizie e informazioni – abbiamo il dovere di coltivare il “buon senso”, ovvero quella capacità naturale di valutare e distinguere il logico dall’illogico, l’opportuno dall’inopportuno, d’imparare a sviluppare un sano senso critico nonché verificare l’attendibilità delle fonti, al fine di arrivare a comportarci nel modo più saggio ed equilibrato, a partire da quando utilizziamo i social network che oggi rappresentano la principale modalità d’interazione tra il mondo reale e quello virtuale. Di seguito, diamo conto di alcune delle principali iniziative che sono state organizzate al fine di contribuire allo sviluppo di una cultura sempre più diffusa in tal senso.
- il 2 maggio a Roma, presso la Sala della Regina di Montecitorio, si tenuto l’incontro “#Bastabufale. Impegni concreti”, nel corso del quale, dopo i saluti di Laura Boldrini, sono intervenuti: Valeria Fedeli, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria; Monica Maggioni, Presidente della Rai; Maurizio Costa, Presidente della Federazione Italiana Editori Giornali; Richard Allan, Vicepresident Public Policy Facebook. Al termine dell’incontro, sono state premiate le scuole vincitrici del concorso ‘Bufale in rete: come riconoscerle!’, bandito dalla Ibsa Foundation for Scientific Research e dall’Istituto Pasteur Italia. L’iniziativa prevedeva la realizzazione di un fumetto, a colori o in bianco e nero.
- il 14 settembre ad Assisi, in occasione della terza edizione del “Cortile di Francesco”, alla presenza del Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, è stato firmato un protocollo d’intesa tra l’Associazione Parole Ostili, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Istituto Giuseppe Toniolo e il Miur, volto a sviluppare iniziative congiunte e attività di sensibilizzazione sui temi della comunicazione non ostile e del diritto di cittadinanza digitale attiva e consapevole, attraverso la realizzazione di specifici momenti formativi rivolti a docenti e studenti sul territorio nazionale. Le attività saranno rivolte agli studenti e alle loro famiglie, e ai docenti, anche in relazione alle figure dei referenti scolastici recentemente previste dalla legge 29 maggio 2017, n. 71 sul cyberbullismo.
- il 9 ottobre a Roma, presso il MIUR è stato presentato “A Scuola di Buon Senso”, progetto promosso da MIUR e Laterza Editori, in partneship con la RAI e la partecipazione di: Banca d’Italia, Centro Sperimentale di Cinematografia, Fondazione Giovanni Agnelli, Fondazione Musica per Roma – Auditorium Parco della Musica, Gazzetta del Mezzogiorno, Istat, Master di Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino, La Repubblica, La Stampa, Penny Wirton, Teatro Kismet. Inoltre, hanno dato la loro disponibilità a sostenere il progetto, esperti, personalità dello spettacolo e della comunicazione. Obiettivo del progetto è fornire agli studenti gli strumenti per imparare a decodificare il flusso dell’informazione, aiutandoli a formarsi un’opinione corretta e completa sui temi di maggiore attualità e a comunicarla efficacemente. Si parte dal tema attuale e dibattuto dell’immigrazione. Con il sostegno di un docente-tutor, ragazze e ragazzi dovranno documentarsi, esercitare la capacità di risalire alle fonti originali, sviluppando le loro competenze logiche e dialettiche. Alla fine del percorso, gli studenti dovranno realizzare elaborati (saggi brevi, reportage, dibattiti, video o spettacoli teatrali) che saranno selezionati e valutati nell’ambito di un concorso dedicato. Nella sperimentazione, sono coinvolti: Liceo Scacchi, Liceo Socrate e Liceo G. Salvemini di Bari; Istituto di Istruzione Superiore Carlo Urbani, Liceo Pilo Albertelli e Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Giorgio Ambrosoli di Roma; Istituto di Istruzione Superiore Galilei Ferrari, Istituto di Istruzione Superiore Avogadro e Liceo M. D’Azeglio di Torino.
- il 30 Novembre a Firenze, è stata presentata la seconda edizione del progetto “Ultima Ora”, iniziativa nata dalla collaborazione de “Il Quotidiano in Classe” e Sky TG24 per le scuole secondarie di 2° grado, con l’obiettivo comune di promuovere la Media Literacy. Alla presentazione del progetto, oltre a Andrea Ceccherini, presidente Osservatorio Permanente Giovani Editori, è intervenuto Martin Baron, direttore del The Washington Post., che, in collrgamento dagli USA ha dialogato con una platea di oltre 250 studenti italiani provenienti da tutta Italia. Obiettivo dell’iniziativa è allenare i giovani partecipanti ad avere un approccio critico nei confronti dell’informazione.
Terminiamo questa carrellata, segnalando che il prossimo 18 dicembre, dalle ore 14.30 alle ore 18:30, al Museo del Fumetto di Milano, si terrà un incontro pubblico sull’attendibilità delle fonti e sulle fake news, nel corso del quale interverranno giornalisti, ricercatori, docenti delle scuole superiori per definire lo stato dell’arte sull’inganno e l’autoinganno, la credulità e la manipolazione ai giorni nostri, e sugli strumenti per difendersi. L’iniziativa è organizzata da: Scienza in rete, Gruppo 2003 per la Ricerca Scientifica, Agenzia Zadig, Loescher Editore, MaCSIS – Master in Comunicazione delle Scienze e dell’Innovazione Sostenibile, La Ricerca, Università degli Studi di Milano – Bicocca, Museo del Fumetto – Milano e Liceo Scientifico Statale Nicolò Copernico, con il sostegno di Intesa San Paolo. Info: Scienza in rete.
SCARICA IL VADEMECUM PER IMPARARE A RICONOSCERE LE FALSE NOTIZIE
CONDIVIDI: