Si è svolto giovedì 30 ottobre 2014 alla “Casa dell’Arno” presso il Centro Visite delle Cascine un evento conclusivo del progetto “Arno, un fiume per amico” per ricordare l’anniversario dei 48 anni dell’alluvione del 1966.
L’iniziativa, organizzata nell’ambito de “Le Chiavi della Città”, e ideata dall’Autorità di bacino del fiume Arno insieme all’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze, ha coinvolto alcune delle classi che negli ultimi due anni scolastici hanno partecipato al progetto didattico.
La festa di quasi 300 ragazzi è stata organizzata come una serie di attività ludico-laboratoriali con un percorso che si snoda all’interno della Casa dell’Arno Fra i giochi proposti ha suscitato grande curiosità il gioco del “Mono P.A.I.” con una grande mappa di Firenze con le zone divise in base alla pericolosità di alluvione. Su questa mappa gli studenti hanno agito come pianificatori, tenendo conto del pericolo di alluvione, indicando dove costruire scuole, abitazioni, fabbriche, stazioni, ospedali e giardini. Altro interessante laboratorio ha visto i ragazzi coinvolti nella ricerca del livello di pericolosità da alluvione della propria casa e della propria scuola.
A conclusione dell’iniziativa Gaia Checcucci, Segretario generale dell’Autorità di bacino del fiume Arno e Cristina Giachi, Vicesindaca del Comune di Firenze hanno consegnato ai ragazzi un omaggio assieme ad un poster contenente i disegni e la stampa dei lavori prodotti dalle classi durante il progetto come premio e ringraziamento per quanto prodotto dalla loro creatività, fantasia ed impegno.
Proprio vero che “la cura e la tutela del territorio è possibile solo se diamo ai ragazzi l’opportunità di conoscere fin da piccoli tutto quello che ruota attorno all’ambiente naturale e fluviale.” come ha affermato Gaia Checcucci e ribadito dalla vicesindaca Giachi “per contribuire a generare una nuova consapevolezza del valore di quanto ci circonda (…). Un sano ambientalismo fin da piccoli favorisce sicuramente una trasformazione della società e una propensione verso un’economia più sostenibile».
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