Ragazzi, sapevate che nel 1597 Galileo Galilei inventò a Padova un tipo particolare di compasso che consentiva di eseguire una gran quantità di operazioni aritmetiche e nello stesso tempo di misurare l’alzo dei cannoni?
Se pensiamo al compasso che viene utilizzato anche oggi a scuola, ci viene in mente lo strumento che ci consente soprattutto di delineare circonferenze o altri tipi di figure geometriche, ma in realtà , fin dall’antichità, esisteva un’ampia gamma di compassi, con diverse denominazioni a seconda dell’uso. Oltre ai consueti compassi da disegno, esistevano, per esempio, compassi per la misura e il calcolo proporzionale, da carteggio per tracciare le rotte sulle carte nautiche, a tre punte per riprodurre le carte geografiche, topografici per eseguire rilievi e a punte ricurve per misurare il calibro dei proiettili.
Galileo inventò un compasso che in realtà rappresentava un vero e proprio regolo calcolatore: consentiva, come lo scienziato stesso illustrò nell’opera Le operazioni del compasso geometrico e militare, di eseguire anche più di quaranta operazioni diverse.
La novità dello strumento ideato da Galileo era però la sua diversa applicazione nella misurazione dell’alzo dei cannoni rispetto alla pratica tradizionale. Fino a quel momento, infatti, l’inclinazione veniva determinata inserendo la gamba del compasso nella bocca del cannone: era però questa,un’operazione estremamente pericolosa per gli artiglieri. Galileo inserì invece un altro elemento, la zanca, una sorta di piedino che permetteva di posizionare il compasso sul dorso del cannone stesso, parallelamente alla canna da fuoco e registrare l’inclinazione tramite il filo a piombo.
Ragazzi, se vi incuriosisce l’argomento e volete saperne di più, visitate il sito del Museo di Storia della Scienza nella sezione Esplora!
Queste informazioni sull’uso del compasso, sulla vita e gli studi compiuti da Galileo Galileo, vi possono essere utili, se ancora non lo avete fatto, per risolvere i quesiti del gioco on line La Scienza per gioco.
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