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Amerigo Vespucci e i navigatori del suo tempo

14 Set 2012 di PortaleRagazzi.it-->

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In tutti i libri di storia e geografia leggiamo tante notizie riguardanti l’epoca delle scoperte geografiche, ma non altrettante sulla formazione e l’esperienza dei viaggiatori, così come sulla vita all’interno delle loro navi.

 

 

 

 


altRagazzi, sicuramente studiandole a scuola sarete stati affascinati dalle figure dei grandi esploratori che, tra il Cinquecento e il Seicento, hanno compiuto importanti scoperte geografiche.

Cristoforo Colombo non fu l’unico navigatore italiano a scrivere una pagina significativa nella storia dei viaggi oltreoceano: fondamentale fu anche il contributo di Amerigo Vespucci,che diede il nome al Nuovo Mondo, così detto perché si prefigurava davvero come un territorio incognito, fino ad allora considerato come una parte delle Indie. 

Vespucci si forma nella Firenze popolata da geniali mercanti dediti al commercio, artigiani, artisti, banchieri: una città che era diventata, nell’epoca rinascimentale, una capitale della cartografia. Ai commercianti erano utili le nuove mappe, i mappamondi, i planisferi e le piante della città: la realizzazione di questi oggetti richiedeva una conoscenza teorica che spaziava dall’astronomia, alla matematica, alla geometria, e una pratica basata sull’uso di strumenti per la misurazione e la navigazione come astrolabi, notturlabi e quadranti. 

Vespucci entrò a contatto con il mondo marinaro a Siviglia, dove svolse, per alcuni anni, attività di mercante e fornitore navale. Fondamentale fu per lui l’incontro con piloti, commercianti, marinai, che lo introdussero alla conoscenza dell’organizzazione delle navi. Nei diversi viaggi che fece, si trovò a fronteggiare i problemi quotidiani dell’equipaggio, come il vitto, l’alloggio, l’igiene, l’approviggionamento dei viveri rispetto alle condizioni meteorologiche.

Ragazzi, partecipando dell’attività di nuova ideazione del Museo Galileo: Sulla nave di Amerigo Vespucci: alla scoperta dei suoi strumenti di navigazione, avrete modo di approfondire la conoscenza delle vita sulle navi del Cinquecento e delle figure dei grandi viaggiatori, modelli dell’uomo rinascimentale, che riusciva a coniugare sapientemente conoscenza teorica ed esperienza pratica.


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