Ragazzi, sapete chi furono i primi metereologi e quando venne realizzata per la prima volta una rete metereologica in Toscana?
I primi scienziati che impiegarono una serie di congegni e apparati appositamente progettati e realizzati per lo studio dell’atmosfera, furono i membri dell’Accademia del Cimento. Promossa dal Granduca Ferdinando II e dal principe Leopoldo de’Medici, fu fondata nel 1657 e rimase attiva fino al 1667. Convinti assertori del metodo sperimentale di Galileo Galilei, gli scienziati che frequentavano l’Accademia adottarono come motto “Provando e riprovando”, sottolineando, in tal modo, l’importanza del ricorso all’esperienza e alla verifica.
Grazie all’iniziativa di Ferdinando II fu istituita la prima rete metereologica internazionale: per compiere le analisi e raccogliere i dati descrittivi delle condizioni atmosferiche di varie località (tra cui la stessa città di Firenze, Vallombrosa, Innsbruck), gli Accademici del Cimento impiegavano termometri di vario genere e igrometri a condensazione.
Repliche di questi strumenti sono utilizzate al Museo di Storia della Scienza nel laboratorio didattico L’eredità di Galileo. Sperimentazioni nell’Accademia del Cimento.
Ragazzi, oltre a questo, potete partecipare ad altri tre laboratori incentrati su argomenti diversi. Due di questi sono, per esempio, dedicati alla figura e alle scoperte di Galileo Galilei: un operatore nei panni del famoso scienziato, nel laboratorio Il cielo di Galileo illustra il funzionamento del telescopio, lo strumento con il quale Galileo stesso eseguì importanti osservazioni astronomiche. Partecipando, invece, all’attività Galileo e la meccanica, vedrete come, attraverso l’analisi del moto dei gravi, lo scienziato pose le basi di una nuova fisica.
Se invece vi incuriosisce sapere come nell’antichità, gli uomini, ad occhio nudo, riuscissero, guardando il cielo, a compiere calcoli e misurazioni di distanze e grandezze, non vi resta che prenotare, con tutta la vostra classe, il laboratorio L’osservazione del cielo nell’Antichità.
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