Ragazzi, siete appassionati di fotografia? Sapete che lo strumento che.ha portato alla realizzazione delle prime macchine fotografiche si chiama camera oscura?
La camera oscura è un apparato ottico che rappresenta l’origine di tutta la tecnica fotografica. Ancora oggi, per esempio, gli apparecchi fotografici sono definiti comunemente camere. L’esempio più semplice di camera oscura è costituito da una scatola chiusa con un foro che lascia passare la luce. I raggi luminosi provenienti dall’esterno, in virtù della propagazione rettilinea della luce, formano sul lato opposto della parete, un’immagine capovolta. La luce che riesce a passare dal foro è però poca, ecco perché a un certo punto fu inserita una lente in corrispondenza del foro, in maniera tale da avere un’immagine più nitida. Questo strumento di antica invenzione fu molto usato dai pittori, perché consentiva di copiare paesaggi fedelmente proiettati.
Pensate, ragazzi, che la usa anche Leonardo, che associava il fenomeno della visione a quello della camera oscura. Interessato ai problemi delle proporzioni, della prospettiva, Leonardo analizza anche l’anatomia dell’occhio per capire come avviene il processo della visione, cioè come riusciamo a vedere tutta la realtà che ci circonda.
Lo sviluppo della camera oscura e degli studi di ottica ha contribuito anche alla nascita della fotografia, che altro non è che un’immagine di un oggetto fissata su un supporto sensibile alla luce tramite una proiezione.
Se vi interessa approfondire l’argomento e vi incuriosisce anche comprendere le tecniche e le conoscenze dei pittori del Rinascimento come Leonardo, potete seguire al Museo Galileo, in compagnia dei vostri genitori, il laboratorio Leonardo artista e scienziato. Quest’attività, insieme al laboratorio Gli strumenti di Galileo, fa parte del progetto Florence for family, iniziativa rivolta alle famiglie nei week end da giugno a dicembre 2010 e nata in collaborazione tra il Museo Galileo, il Museo di Storia Naturale Sez. di Zoologia “La Specola” e il Polo Museale Fiorentino.
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