Il progetto STEAM che unisce paleontologia e robotica alla scoperta dell’origine e del movimento dei dinosauri ha coinvolto, nell’a.s. 2020-21, 20 classi terze di scuola primaria.
Ogni classe ha svolto due incontri confrontandosi con la figura professionale del geologo e del paleontologo.
- Nel primo incontro dall’osservazione di campioni originali di fossili le alunne e gli alunni sono arrivati a comprendere la corretta definizione di fossile quale “resto di organismo vivente vissuto in un passato molto lontano”. Quindi hanno appreso la differenza tra fonti storiche antropiche, utilizzate dall’archeologo e fonti storiche naturali (fossili e rocce), usate dal paleontologo per ricostruire la storia della vita sul nostro Pianeta.
La presenza Dinosauri Italia è documentata da pochi resti scheletrici (tra cui il prezioso reperto di Ciro), ma da molti giacimenti ricchi di impronte fossili. A seguito di questa realtà paleontologica, le classi hanno affrontato un gioco sulle impronte fossili con schede e modelli per riconoscere le specie di dinosauri presenti e per ipotizzare ciò che poteva essere successo milioni e milioni di anni fa.
- Nel secondo incontro si è ripercorsa la storia del ritrovamento della balena esposta alla Sezione di Paleontologia del Museo di Storia Naturale di Firenze; un cetaceo vissuto circa 3 milioni di anni fa e della quale gli alunni hanno visto le fotografie originali delle diverse fasi dello scavo paleontologico. Alla domanda come si è formato il fossile di questo unico e bellissimo esemplare del passato si è risposto costruendo, tramite il disegno guidato, di un fumetto che raccontasse la storia di questa balena, da quando era in vita fino a quando il suo scheletro fossile è arrivato al museo. Alcune classi hanno ricostruito la storia della balena fossile in formato digitale.
Nella seconda parte dell’incontro si è ripreso i Dinosauri, ci siamo posti il quesito come si fa ad arrivare a realizzare un documentario con animali preistorici che sembrano vivi. Si è osservato come, ad un certo punto, il paleontologo si trovi a collaborare con molti altri professionisti tra cui: artisti, zoologi, ingegneri, matematici, meccanici, elettricisti e, infine, programmatori.
Siamo entrati così nel mondo della robotica al servizio delle ricostruzioni paleontologiche del passato, attraverso un’esperienza unica di programmazione di tre robot: un T. rex, uno Pterodattilo e l’antenata della tartaruga, la Meiolania.
L’attività con i robot ha avuto l’obiettivo di realizzare un breve “documentario sui dinosauri” in cui il T. rex cammina per un certo tempo e incontra la tartaruga ed insieme interagiscono attraverso movimenti e suoni. Il primo emette un ruggito e la tartaruga fa alcuni passi indietro, nascondendo la sua testa dentro il guscio; nel frattempo, al ruggito del T. rex, lo pterodattilo, che era appollaiato, spicca il volo e fugge via.
Un’esperienza di analisi del flusso delle azioni, di programmazione e di conoscenza di motori e sensori!!!
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