Anche quest’anno ci accingiamo a chiudere questa nuova edizione del progetto “Firenze passeggiate nella scienza”. Le classi partecipanti sono più che raddoppiate e quest’anno abbiamo avuto la partecipazione di 17 classi tra scuole primarie e secondarie di primo grado di Firenze, con il coinvolgimento di circa 388 ragazzi.
Avevamo scelto di cambiare la formula del progetto: da un solo unico incontro, dell’anno scolastico 2014/2015, ai due incontri di quest’anno di cui il secondo, a scelta del docente, da svolgersi in aula informatica o all’aperto, passeggiando per Firenze. Questa formula era stata adottata per venire incontro alle difficoltà che spesso i docenti devono affrontare per effettuare le uscite coi ragazzi, ma la risposta dataci dalle classi è stata entusiasmante e 12 classi su 17 hanno scelto di passeggiare con noi. La chiave del successo è stata la formula adottata. I ragazzi avevano la possibilità di fare la conoscenza, durante il primo incontro, con alcuni tra i tanti scienziati che hanno vissuto, lavorato e fatto le loro importanti scoperte a Firenze.
Oggetti moderni venivano loro consegnati, insieme alla pubblicazione “Firenze passeggiate nella scienza”, con un enigma da risolvere: capire a quali dei grandi scienziati quegli oggetti fossero legati. Grande è stato lo stupore dei ragazzi nell’apprendere che Firenze è stata così importante per la scienza e che alcune delle invenzioni più importanti, il motore a scoppio per esempio, sono nate proprio tra i vicoli della nostra città. La nostra soddisfazione è stata anche la curiosità dimostrata dai ragazzi non solo nei confronti delle scoperte e delle invenzioni fatte dagli scienziati ma anche nei confronti del loro essere umani: uomini e donne con piccole o grandi fissazioni, caratteri decisi o vite sfortunate. Un qualcosa, insomma, che ha reso questi personaggi persone, più simili a noi.
A questo punto veniva data ai ragazzi la scelta di come organizzare l’uscita. Difatti, una volta conosciuti gli scienziati, non restava che approfondire lo studio delle loro vite per poi decidere un itinerario non predisposto da altri ma che i ragazzi potessero costruirsi in autonomia, con l’uso di strumenti disponibili in rete (ad es. google maps). La conoscenza di questi strumenti è stato un altro punto importante del progetto: conoscerli per usarli consapevolmente e attivamente. Ed ecco che i ragazzi hanno dato vita a molti itinerari: accanto agli, ovviamente, più quotati “Tutto Galileo” e “Galileo e Leonardo”, sono nati itinerari a più ampio respiro, quali “Percorso nel mondo delle scienze”, o dedicati ad alcune branche scientifiche, come “Botanica e Astronomia” o “L’Inventore della telegrafia senza fili”.
E quando, mentre passeggiavamo con una classe per via Ghibellina, parlando di Antonio Targioni Tozzetti, abbiamo sentito un “sono io!” di un alunno, abbiamo capito che avevamo forse lasciato una traccia in questi ragazzi. Ci perdoneranno gli scienziati di oggi se il galvanometro di Leopoldo Nobili è stato ribattezzato come “asiatico” in una ricerca di una terza classe della Primaria, o se alcune informazioni messe nelle mappe non sono rigorosissime, ma i ragazzi hanno capito che i termini importante e famoso non sono sinonimi e che tanti scienziati sono stati importanti (se non fondamentali, con i loro studi), anche se oggi non sono famosi: questa è stata la nostra più grande soddisfazione.
Ah… Se vi state domandando chi siano Leopoldo Nobili o Antonio Targioni Tozzetti, e cosa abbiano fatto, non vi resta che partecipare al nostro progetto. Ci vediamo il prossimo anno!
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