Ragazzi, vi siete mai chiesti da cosa sono prodotti i fulmini durante i temporali e come hanno fatto gli uomini a studiare questo strabiliante fenomeno naturale? Quante volte vi sarete soffermati ad osservare dalla finestra la pioggia che cade durante un temporale?
In quei momenti quanto stupore e timore allo stesso tempo può provocare in noi la visione di un fulmine improvviso! In realtà il fulmine è una scarica elettrica di grandi dimensioni che avviene nell’atmosfera. Questo succede perché le particelle negative delle nuvole vengono attratte dalle particelle positive presenti nel suolo.
L’osservazione di questi fenomeni ha origini antiche. Il termine elettricità, infatti, deriva dalla parola greca elektron, che significa ambra: già i Greci avevano scoperto che l’ambra strofinata con un panno ha la proprietà di attirare corpi leggeri. Nel XVI secolo lo scienziato Gilbert scoprì che la stesse proprietà dell’ambra si potevano riscontrare nelle pietre dure e nel vetro. Nel Settecento si fanno i primi significativi esperimenti sull’energia elettrostatica, impiegando macchine e strumenti di varie dimensioni, che producevano scintille. La curiosità per i nuovi studi si diffuse tra le classi colte, tanto che divenne una vera e propria moda organizzare nei salotti spettacolari dimostrazioni pubbliche di questi esperimenti.
Nel Museo Galileo si trovano diverse tipologie di strumenti elettrici e seguendo le visite con esperienze si può vedere, nello spazio interattivo del seminterrato, il funzionamento della replica della Macchina elettrostatica a disco di tipo francese. In questo caso, facendo ruotare con una manovella un disco di vetro, questo si elettrizza perché viene strofinato da alcuni cuscinetti e panni di seta. Le cariche percorrono i cilindri di ottone, che è un materiale conduttore, cioè lascia passare la corrente. Avvicinando una bacchetta di metallo al pomello di ottone opposto al disco di vetro si produce una scintilla.
Ragazzi, se vi incuriosisce l’argomento venite a visitare il Museo Galileo con i vostri compagni e insegnanti e partecipate alle visite con esperienze!
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