L’edizione 2014/2015 del progetto “Sui passi del pellegrino: camminare, conoscere, crescere” ha visto la partecipazione della prima media della scuola Calamandrei e della seconda media del Conservatorio Santa Maria degli Angeli.
Durante il primo incontro con la classe è stato inquadrato il tema del pellegrinaggio nei suoi vari aspetti, mantenendo costante il confronto metodologico con il significato attuale di pellegrinaggio e più in generale di viaggio a piedi. Sul piano storico-sociale si sono voluti mettere in evidenza gli elementi simbolici e rituali del cammino devozionale e giudiziario soffermandosi su come gli effetti della circolazione di uomini e donne abbia portato all’intensificarsi del fenomeno dell’interscambio culturale, alla nascita di servizi e infrastrutture favorendo la nascita delle città e della cultura europea. Sul piano geografico si sono introdotti aspetti di cartografia, il concetto di itinerario di orientamento. Si è cercato di stimolare nei ragazzi una riflessione partendo dalla loro esperienza, dal loro rapporto con il “camminare”. Qual’è la motivazione intima che c’è alla base del viaggio a piedi? Qual’è l’equipaggiamento che riteniamo essenziale? Come sono cambiati nel tempo le condizioni del viaggio, i pericoli, le opportunità? Il momento della riflessione e del confronto è stato molto importante, probabilmente il valore aggiunto di questo percorso didattico che quest’anno è stato rafforzato dal prezioso intervento della giovanissima “pellegrina” Giulia Lefosse che abbiamo invitato in classe per offrire una testimonianza del suo viaggio integrale verso Santiago, condotto partendo in solitaria e senza aver maturato esperienze precedenti. Il racconto di Giulia è stato un momento di verità fuori da ogni retorica, costellato da un alternarsi complesso di emozioni forti correlate alle difficoltà, ai sacrifici, alla fatica e al tempo stesso alla scoperta del silenzio, della solitudine, del contatto con la natura così come della bellezza del momento di condivisione comunitaria, il tutto scandito dall’incedere meditativo dei passi. I ragazzi hanno colto la dimensione naturale e primordiale del camminare sentendo questa esperienza più vicina a loro “nel tempo e nello spazio” . E non è poco in un contesto generazionale abituato a condensare la mente e il corpo nelle palestre e in comode piattaforme digitali.
Il connubio di gioco ed esperienza sul campo, marchio di fabbrica dei nostri laboratori, hanno caratterizzato il secondo e il terzo incontro. Percorrendo insieme un tratto di via Romea, presso la zona di Ponte a Mensola, i ragazzi hanno avuto la possibilità di “vestire i panni” di quei personaggi che costellano il mondo del pellegrinaggio antico(vestizione da parte del sacerdote, l’incontro con il brigante, con la spedalinga, il dialogo con l’oste),
attivando una riflessione continua a partire dalle suggestioni del paesaggio (presenza di tabernacoli, di un pozzo, di una pieve ecc). La passeggiata si conclude con l’incontro paradossale con un pellegrino di oggi. Cosa si direbbero i due viaggiatori? Prosegue quindi il confronto avviato durante il primo incontro sviluppandolo in una forma più introspettiva nel terzo incontro in classe in cui ci si confronta con alcuni estratti dei diari di antichi pellegrini riportando il confronto con l’oggi attraverso la forma dell'”intervista doppia”. Tutti le insegnanti hanno restituito un opinione molto positiva del progetto Sui passi del pellegrino soprattutto in merito all’approccio utilizzato durante l’attività didattica considerandolo occasione trasversale di approfondimento del programma disciplinare.
Video realizzato dalla classe 1A Scuola Secondaria di primo grado Calmandrei
Sui passi del pellegrino – Scuola Calamandrei from PortaleRagazzi.it on Vimeo.
Video realizzato dalla classe 2 Scuola Secondaria di primo grado Santa Maria degli Angeli
Sui passi del pellegrino – Scuola Santa Maria delle Grazie from PortaleRagazzi.it on Vimeo.
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