Sulla scrivania di Telemaco c’è una pila di documenti; atti di nascita, matrimonio e morte ai quali corrisponde un timbro. Aiuta Telemaco a riconoscerli e clicca sul timbro giusto così l’atto sarà inventariato correttamente!
Il gioco è una delle applicazioni multimediali su WE:P, realizzata da PortaleRagazzi con l’Archivio di Stato di Firenze – prodotto e ideato da Sideways – che arricchiranno la mostra “Cittadini d’Italia: primi passi della Toscana nello Stato unitario” (Archivio di Stato di Firenze dal 1° ottobre al 20 dicembre 2011) e disponibile anche per i percorsi didattici delle Chiavi della Città. I
Si tratta di un gioco molto divertente grazie al quale è possibile calarsi nella parte di un’archivista e meglio comprendere come funziona un Archivio.
Al giocatore appariranno diversi documenti sullo schermo; scopo del gioco è inventariare tutti gli atti dello Stato civile entro una settimana. Si deve cliccare velocemente sul timbro giusto (morte, nascita, matrimonio); appena timbrato, l’atto viene inventariato e appare subito un altro documento. Ma attenzione, se il timbro scelto è sbagliato, il giocatore perde una vita! Entro la fine di ogni giornata (livelli), Telemaco deve “evadere” un numero prestabilito di documenti. Anche il tempo contribuisce a determinare la perdita di vite e i bonus; con l’avanzare dei livelli, diversi elementi contribuiscono a rendere il lavoro di Telemaco più complesso. Se il numero delle vite raggiunge lo zero, Telemaco viene licenziato, mentre se il giocatore conclude tutti i livelli di gioco è ufficialmente encomiato per il suo lavoro e un suo ritratto viene affisso accanto a quello del Direttore.
Oltre a Telemaco il gioco è animato da altri personaggi, tra i quali il Direttore, che vigila che il lavoro sia fatto bene, spiega le regole via via che si modificano, assegna i bonus e le penalità, e due ‘distrattori’: Iodoco, l’apprendista simpatico e pasticcione e Cesare, il collega invidioso che interferisce continuamente col lavoro di Telemaco.
Il gioco vuole inoltre aiutare a far conoscere e apprezzare l’operato di archivisti sconosciuti come Telemaco Del Badia. A differenza di altri più noti quali Cesare Paoli o Alessandro Ghepardi, autori di numerosi saggi e edizioni documentarie , il nome di Telemaco Del Badia non figura in alcuna pubblicazione. Eppure è grazie al suo infaticabile lavoro che sono stati prodotti molti degli strumenti di ricerca sugli archivi ottocenteschi ancora oggi indispensabili per il pubblico dell’Archivio di Stato di Firenze.
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